30 dopo giorni la pubblicazione

30 giorni dopo

Ad un mese dalla pubblicazione di “Gabbia di Vetro” sono successe tante cose belle.

Prima di tutto il mio romanzo ha ricevuto diverse recensioni positive, sia dagli utenti del sito di self publishing a cui mi sono affidata per la pubblicazione, sia da parte di diversi blogger letterari.

Su Instagram ho conosciuto parecchie persone che hanno la mia stessa dedizione per la scrittura e con le quali mi sono sentita di condividere questa passione e quindi un po’ meno “diversa” dal mondo che mi circonda. Avessi avuto la passione per il make-up, certamente avrei trovato più persone simili a me, però non mi posso lamentare.

Parlando di Facebook, che personalmente non adoro, ma rimane pur sempre il re indiscusso dei social network, ho una pagina con circa 170 iscritti. Ne fanno parte persone di varie nazionalità e di questo ne sono molto felice, in quanto una delle mie prime intenzioni era quella di scrivere e mantenere i contatti in due lingue: italiano ed inglese. Finora ci sono riuscita (good job Elena!).

Avevo l’ansia di ricevere dei riscontri poco carini, se non del tutto negativi, ma per ora questo non è ancora accaduto, anche se prima o poi so che succederà, ma per questo sono pronta, sono mesi che ahimè mi sto preparando mentalmente al primo insulto. (E allora dove sei tu che hai voglia di criticarmi? Io sono pronta ad affrontarti con la forza d’animo di un leone!)

Ma se devo dire cosa mi ha stupita di più, questo è stato senza dubbio lo stupore delle persone che mi conoscono. Quando hanno saputo che ho scritto un romanzo, le loro parole, ma soprattutto il loro sguardo (per coloro che ho avuto l’opportunità di vedere in faccia), erano un misto di incredulità, (qualcuno infatti mi ha chiesto senza peli sulla lingua se stessi scherzando), un velo di scetticismo (della serie tu non sei normale e questa ne è la prova!) e per finire ammirazione (wow che cosa figa hai fatto!).

Il mio ego, come ogni buon ego che si rispetti, ha cercato di concentrarsi su: wow che brava che sei! Sul fatto di non essere “normale” questa è una storia vecchia che mi porto dietro dalla nascita, ormai ho imparato a conviverci. Il mondo è bello perché è vario, sai che noia se fossimo tutti uguali?

In conclusione, dopo 30 giorni, se qualcuno mi chiedesse se ripubblicherei il mio romanzo, direi indubbiamente di sì. E perché sì? Perché questa esperienza mi sta regalando solo ed esclusivamente un’emozione chiamata felicità e di questo devo ringraziare proprio te, che in questo momento stai leggendo.

E allora GRAZIE! Grazie di avermi regalato tanti piccoli momenti emozionanti ed avermi fatta sentire speciale!

Adesso la vita va avanti e vediamo cos’altro mi riserverà… Io, a chi lo vorrà, continuerò di certo a regalare dei piccoli pezzetti di me!

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