Nella giungla del self publishing

nella giungla del self publishing

Ho letto cose, che voi umani non potreste immaginarvi…

Prima di buttarmi nell’esperienza del self publishing, ho cercato di informarmi a riguardo e dato che si tratta di pubblicazione sul web, ho creduto che il luogo più adatto dove poter acquisire un maggior numero di informazioni fosse appunto internet.

Niente di più sbagliato…

Per farla breve, è stato un buco nell’acqua!

Non so, se avete mai letto blog a riguardo o scaricato e-reader, dove vengono dati consigli sulla scrittura creativa o in cui si parla di pubblicazione sul web, si passa da racconti tragicomici a manuali che sembrano quelli di istruzioni di un elettrodomestico.

Ci sono gli ottimisti, che cercano di farti credere che basti saper mettere in fila quattro parole per poter scrivere un libro e vendere milioni di copie, passando ovviamente per l’acquisto di un pacchetto di consulenza che offrono sul proprio sito web, dove cercano di convincerti che con 50 Euro diventerai più famoso di Shakespeare.

Per non parlare dei più patetici, (autori anch’essi di e-reader dal dubbio successo), che cercano di scoraggiarti all’idea di pubblicare un libro, dicendoti che nonostante il web sia democratico ed offra la possibilità a tutti di far leggere la propria opera, tu probabilmente non sei in gamba quanto loro ed è meglio che ti togli l’idea dalla testa, perché intanto sarai destinato a fallire e fare una pessima figura di fronte al mondo.

E poi ci sono i miei preferiti, quelli che scrivono manuali di istruzioni, ho letto persino chi ha scritto come creare una pagina Facebook per commercializzare un libro, descrivendo dettagliatamente passo dopo passo dove cliccare e cosa scrivere, partendo dalla ricerca su Google del social network, forse si sono dimenticati che chi decide di pubblicare un e-reader evidentemente sa già come accendere un computer, se no non sarebbe nemmeno riuscito a pubblicarlo.

In pratica non sono riuscita a trovare nulla di utile, solamente tante parole e pochi contenuti, quindi ho deciso che fosse meglio provare in prima persona ed evitare di leggere altro, che mi avrebbe solo confuso le idee.

Punterò sul fattore F e magari la dea bendata deciderà di favorirmi, oppure la scelta di pubblicare un e-reader si rivelerà sbagliata, quello di cui sono certa è che non me ne pentirò, perché non ci si pente mai di quello che si ha avuto il coraggio di fare, ma solo di ciò che non abbiamo fatto per paura di sbagliare.

Allora dita incrociate e se anche tu, come me, sei curioso di sapere come andrà a finire, non perderti i prossimi articoli!

Intanto vi ricordo, che potete acquistare il mio romanzo utilizzando i seguenti link:

IL MIO LIBRO

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